Connected car sempre più vulnerabili agli attacchi cyber

Il nuovo studio Trend Micro analizza le nuove minacce informatiche ai veicoli e come difendersi

Milano, 25 febbraio 2021 – La tecnologia che supporta le auto connesse rimane vulnerabile agli attacchi informatici. Il dato emerge da “Cyber Security Risks of Connected Cars”, l’ultimo studio Trend Micro, leader globale di cybersecurity.

La ricerca descrive alcune situazioni spiacevoli in cui i conducenti potrebbero ritrovarsi e le minacce alla sicurezza e all’incolumità delle persone all’interno del veicolo.

I ricercatori Trend Micro hanno infatti valutato 29 scenari di attacco, secondo il modello di minaccia DREAD[1] per l'analisi qualitativa del rischio. Questi attacchi potrebbero essere lanciati da remoto contro i veicoli delle vittime, ma anche dall’interno di questi ultimi.

Esempi e highlights degli attacchi cyber alle connected car:

 

"Questa ricerca dimostra che gli aggressori che cercheranno di sfruttare le tecnologie a bordo delle moderne auto connesse beneficiano di ampie possibilità". Ha dichiarato Federico Maggi di Trend Micro Research. "Fortunatamente, al giorno d’oggi le opportunità di attacco sono limitate e i criminali non hanno ancora trovato modi affidabili per monetizzare, anche se abbiamo visto che ne parlano nei vari forum underground. Grazie alle recenti normative delle Nazioni Unite, che impongono a tutte le auto connesse di includere la sicurezza informatica e a un nuovo standard ISO, questo è sicuramente il momento migliore per identificare e affrontare al meglio il rischio informatico delle auto, mentre andiamo verso un futuro di veicoli connessi e autonomi”.[2]

In tutto il mondo, le spedizioni di autovetture con connettività integrata raggiungeranno i 125 milioni nel 2022 e il futuro è rappresentato da veicoli completamente autonomi. Questo progresso creerà un ecosistema complesso, che comprenderà cloud, IoT, 5G e altre tecnologie chiave, ma che presenterà però anche un'enorme superficie di attacco, costituita da milioni di endpoint e utenti finali.

Man mano che il settore continuerà a svilupparsi, criminali informatici, hacktivisti, terroristi, Stati Nazionali, addetti ai lavori e persino operatori senza scrupoli avranno molteplici opportunità di monetizzare e sabotare. Dopo aver studiato i 29 vettori di attacco, la ricerca afferma che il rischio complessivo di attacchi informatici è “medio”. Tuttavia, ogni volta che applicazioni SaaS vengono incorporate nell'architettura elettrica/elettronica (E/E) dei veicoli e i criminali informatici creano nuove strategie di monetizzazione, l’evoluzione negli attacchi porta a minacce di rischio più elevate.

Per mitigare i rischi delineati nello studio, la sicurezza delle auto connesse deve essere progettata con una visione integrata di tutte le aree critiche, per proteggere la supply chain dei dati end-to-end.

Trend Micro suggerisce le seguenti linee guida per la protezione delle connected car:

 

Trend Micro offre soluzioni di sicurezza informatica IoT specifiche per le auto connesse, ulteriori informazioni sono disponibili a questo link

Ulteriori informazioni sulla ricerca e il white paper sono disponibili a questo link

 

[1] Il modello DREAD valuta quanto è grave il danno, quanto è facile l'attacco da lanciare e replicare, quanto è facile trovare una debolezza sfruttabile e quanti utenti potrebbero essere interessati

[2] https://unece.org/press/un-regulations-cybersecurity-and-software-updates-pave-way-mass-roll-out-connected-vehicles